Se stai pianificando di aprire un negozio di abbigliamento? Un aspetto fondamentale, che in molti affrontano con leggerezza, è la realizzazione di un buon business plan. Si tratta infatti del documento che riassume la struttura e tutti gli aspetti salienti della futura attività dello shop d’abbigliamento.

Il nostro business plan pronto per un negozio di abbigliamento è stato progettato pensando appositamente a un negozio di questo tipo ed è completo in ogni sua parte. Viene offerto con, incluso nel prezzo e senza costi aggiuntivi, il nostro software business plan.

Avviare un’attività commerciale nel settore del fashion, al giorno d’oggi, può essere una valida idea di business. In questo articolo vedremo insieme come aprire un negozio di abbigliamento e, più nel dettaglio, quali sono i passi fondamentali da seguire, gli iter burocratici da avviare, i costi e le soluzioni alternative che possono permetterci di risparmiare un po’ sull’investimento inziale.

Passi necessari per avviare l’attività

I passi necessari che ci permettono di aprire un negozio di abbigliamento devono essere preceduti da un’attenta pianificazione dei dettagli, attraverso l’ideazione di un concept ben definito e la stesura di un business plan.

Il pubblico e la scelta del locale

La prima cosa da fare è scegliere il proprio pubblico di riferimento, la categoria di abbigliamento in cui collocarsi e il format più adatto alle nostre caratteristiche, sia dal punto di vista economico, sia di marketing. Tutto fa riferimento ad un attento studio del mercato, che ci permetterà di individuare il giusto target, le sue esigenze e anche la sua collocazione sul territorio.

Il passo successivo sarà scegliere il locale fisico in cui dar vita all’attività: inizialmente può bastare un negozio di piccole dimensioni, non più grande di 70mq, comprensivo di un magazzino, di un bagno e di una zona per far cambiare i propri dipendenti. La scelta della zona in cui acquistare il locale sarà poi influenzata da vari fattori:

  • L’affluenza di persone e veicoli;
  • La possibilità di trovare facilmente parcheggio o di raggiungerlo con mezzi pubblici;
  • La vicinanza a vie principali o centri commerciali;
  • L’effettiva presenza del nostro target di riferimento;
  • La domanda relativa alla tipologia di abbigliamento da noi proposta.

Ulteriori spese e preparazione

Una ulteriore porzione del budget dovrà essere poi alle spese di marketing e comunicazione. Nello specifico ci riferiamo alla creazione di un sito web, alla comunicazione sui social e alla pianificazione di dettagliate campagne pubblicitarie, finalizzate all’aumento della conoscenza del brand.

Per distinguere il proprio marchio, poi, si può pensare di proporre alla clientela una serie di servizi extra: riparazioni sartoriali direttamente in negozio, sconti per clienti fidelizzati, raccolta e riciclo di vestiti usati.

Infine, sarà necessario mettere in pratica tutta la propria conoscenza in fatto di abbigliamento. Per aprire un negozio nel mondo del fashion bisogna essere preparati, avere grande passione e senso del gusto. Occorre conoscere le ultime tendenze del mercato ed essere ben orientati ai rapporti interpersonali, per stabilire un buon feeling con la propria clientela.

Flessibilità e dinamicità sono delle parole chiave per il successo in questo ambito, in cui anche l’esperienza pregressa conta molto. Per incrementare le proprie capacità, bisogna poi tenere in considerazione la valida alternativa di corsi di aggiornamento e formazione su management, moda, design e vendita. In questo modo si potrà offrire ai propri clienti un servizio professionale e sempre aggiornato.

Requisiti fondamentali, iter burocratico e costi

Quando si decide di aprire un negozio di abbigliamento, va seguito un preciso iter. Diventare imprenditore significa rispettare requisiti morali e professionali che permettano di aprire un’azienda. In seguito, ci sono poi altri requisiti fondamentali relativi all’attività commerciale. Vediamoli brevemente:

  • Aprire la Partita IVA.
  • Iscriversi al Registro delle Imprese, all’INPS e all’INAIL.
  • Comunicare al proprio Comune l’avvio dell’attività.
  • Inviare tramite PEC la Comunicazione Unica alla Camera di Commercio.
  • Richiedere il permesso per l’esposizione dell’insegna.
  • Pagare i diritti SIAE per la filodiffusione della musica.
  • Verificare che il locale scelto sia a norma per quanto riguarda igiene, agibilità e sicurezza.

Una volta compiuti questi passi, che vanno coordinati con la definizione del proprio target di mercato e con la ricerca del locale, bisognerà reperire i fornitori. Tra le caratteristiche da considerare nella loro scelta, dobbiamo ricordare la velocità di consegna, le modalità di riordino e i servizi post vendita.

I costi da sostenere

Il budget iniziale per aprire un negozio di abbigliamento si aggira attorno ai 50 mila euro. L’investimento, poi, può variare a seconda di diversi fattori, come:

  • La merce che vendiamo;
  • Le dimensioni del locale;
  • La zona in cui sorge il negozio, suscettibile delle variazioni dell’affitto;
  • Gli interventi per la messa a norma;
  • Il numero di dipendenti;
  • I fornitori e i diversi canali con cui si sceglie di rifornire il negozio.

Negozio di abbigliamento in franchising

Una delle soluzioni per cercare di contenere i costi è aprire un negozio di abbigliamento in franchising.

Questa soluzione consente di ridurre notevolmente l’investimento iniziale, poiché si entra a far parte di un format con numerosi vantaggi. Vediamoli:

  • Si utilizza un marchio già conosciuto;
  • Il brand di cui si entra a far parte mette a disposizione conoscenza, sistemi gestionali personalizzati e formazione continua;
  • Si può accedere a scontistiche vantaggiose;
  • Si trae beneficio da un’attività pubblicitaria avviata a livello nazionale.
  • Si viene riforniti di arredi, attrezzature, divise, materiali promozionali direttamente dal franchisor.

Altra caratteristiche di questa modalità di avviamento dell’attività è poi il conto vendita. Con esso si va a pagare solamente la merce che effettivamente viene venduta e le rimanenze vengono ritirate dal franchisor.

Se poi si sceglie di ridurre ulteriormente i costi, si può pensare anche di aprire un negozio di abbigliamento in franchising privo di locale fisico, quindi solo online.

Per il risparmio sui costi, il nostro consiglio è comunque quello di informarsi presso gli organi competenti del vostro comune, così da conoscere se sono previsti sostegni economici e agevolazioni per imprenditori.

Vedere anche: Come ottenere finanziamenti a fondo perduto.

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