Stai pensando di aprire una tabaccheria? Un’attività di questo tipo può essere molto profittevole, ma è essenziale conoscerne i requisiti e l’iter burocratico, oltreché pianificare il tutto con cura e attenzione.

A tal fine, abbiamo creato un esempio di business plan specifico per un tabacchino. Te lo offriamo con, incluso nel prezzo, il nostro software di business plan. Il documento pronto è ottimizzato allo scopo di ottenere prestiti, finanziamenti o per la partecipazione a bandi.

Oggi, ci sono più di 16 milioni di fumatori in Italia: una cifra significativa e molto remunerativa per i tabaccai. Aprire una tabaccheria è possibile, ma non semplice. L’attività è, infatti, regolamentata.

Aprire una tabaccheria: requisiti e iter burocratico

Per aprire una tabaccheria, bisogna, innanzitutto, essere in grado di acquistare un’attività. Se ne può creare una nuova o acquistarne una esistente.

Bar tabacchi

Se si ha intenzione di aprire un bar tabaccheria, è importante conoscere le leggi in vigore. Le norme riguardano, tra l’altro, l’igiene e la sicurezza, gli espositori obbligatori che devono essere visibili a tutti, ma anche il conseguimento della licenza di somministrazione di bevande, per poter vendere alcolici.

Per ottenerla bisogna rispettare alcuni punti come essere, ovviamente, maggiorenni e non avere interdizioni a seguito di condanne penali. Il prezzo di questa licenza può variare tra € 8.000 e € 25.000 a seconda della città.

Vedi anche: business plan per bar.

Condizioni per la vendita del tabacco

La vendita dei tabacchi è un’attività regolamentata perché è un monopolio di Stato che vincola all’amministrazione doganale (e diritti indiretti) per un contratto di 3 anni rinnovabile. Esistono molte condizioni per diventare un tabaccaio come essere di nazionalità italiana, presentare garanzie di probità o onorabilità ma anche seguire una formazione professionale, iniziale e in corso d’opera.

Ci sono due grandi gruppi di tabaccai in Italia:

  • i bar tabacchi rappresentano il 57% del settore (situati principalmente nelle zone rurali);
  • le tabaccherie costituiscono il 33 % del settore. Si stanno diversificando vendendo giornali, gratta e vinci o ricariche telefoniche.

Vedi anche la normativa pubblica di riferimento del settore.

Gratta e vinci

Se si vogliono vendere anche i gratta e vinci, è indispensabile rispettare alcune normative. Quando si rileva una licenza che include un’attività di gratta e vinci, è necessario seguire un corso di formazione di due giorni.

Qualifiche

Prima dell’apertura di una tabaccheria, bisogna seguire una prima formazione professionale. Successivamente, 6 mesi prima del rinnovo del contratto, occorrerò iscriversi a una nuova sessione di formazione professionale per la quale si riceverà un certificato di follow-up.

Forma giuridica

Quanto alla forma giuridica della tabaccheria, la normativa italiana consente di scegliere tra:

  • ditta individuale;
  • società in nome collettivo (SNC): è composta da almeno due soci e può essere costituita solo da persone fisiche o solo da persone giuridiche.

Adempimenti

Per aprire una tabaccheria, è indispensabile compilare un fascicolo di registrazione in modo che l’attività sia trasparente, agli occhi della legge. In particolare, è necessario:

  • Redigere uno statuto. Questo passaggio è molto importante perché determinerà le regole che consentono il funzionamento dell’azienda. Nel documento, bisogna menzionare il nome della propria azienda, l’importo e lo scopo del capitale sociale, così come l’indirizzo della sede sociale. È consigliabile rivolgersi a un professionista competente nella sua stesura.
  • Costituzione del capitale sociale. In una seconda fase, è necessario costruire e versare il capitale sociale. Questo capitale è costituito dai contributi in denaro e in natura dei soci.
  • Pubblicazione di un avviso legale. Il terzo passaggio è la pubblicazione di un annuncio in una rivista di annunci legali. A seguito di tale pubblicazione, verrà rilasciato un certificato di pubblicazione delle note legali che sarà allegato al fascicolo di registrazione.
  • Costituzione del fascicolo di registrazione. È l’ultimo passaggio: in questo fascicolo vanno raccolti tutti i documenti, lo statuto firmato e siglato e anche i vari certificati.

Quanto costa aprire una tabaccheria

Nonostante le battute d’arresto economiche, si stima che l’industria della vendita di tabacco continuerà a crescere nei prossimi cinque anni al ritmo del +2,6%.

I costi iniziali per l’apertura di una tabaccheria possono variare da 50.000 a 100.000 euro, a seconda delle dimensioni e dell’ubicazione del negozio. Aprirne uno in una grande città sarà più costoso che avviarlo in un paese.

Ma come viene distribuito questo budget?

Vedi anche: come vendere sigarette elettroniche.

Permessi, registrazioni e licenze

Il primo passaggio è l’ottenimento della licenza.

Una licenza di vendita al dettaglio di sigarette o tabacco è un documento legale che indica che un’azienda è legalmente autorizzata a vendere prodotti del tabacco ai consumatori autorizzati ad acquistarli nella propria zona. Il costo di una licenza di rivenditore si aggira intorno ai 25mila euro.

Posizione e immobilizzazioni

L’apertura di un negozio fisico richiede costi iniziali e continui. Questi potrebbero comportare la creazione di un contratto di locazione con un deposito cauzionale o l’acquisto di un edificio.

Tra queste spese, rientrano quelle per il miglioramento da apportare prima dell’apertura o le insegne.

Le immobilizzazioni (chiamate anche spese in conto capitale) sono i costi iniziali di investimento aziendale sotto forma di mobili, attrezzature, computer, veicoli, macchinari e qualsiasi cosa sia necessaria per avviare un’attività.

Marketing

Affinché una tabaccheria possa prosperare e realizzare vendite, bisognerà creare un piano di marketing e un budget. I costi di marketing riguardano l’installazione di insegne interne e esterne, tappeti, wall art, software di email marketing, strumenti di fidelizzazione dei clienti, biglietti da visita, volantini etc) o magneti.

Affidarsi al passaparola non sufficiente: occorrerà anche fare pubblicità sui social media, prendendo in considerazione mosse come il wrapping di veicoli o stampando volantini.

Il marketing esperienziale, ovvero incoraggiare i consumatori a sperimentare o interagire con il proprio marchio in luoghi o eventi come concerti, bar o discoteche è estremamente efficace, ma bisogna assicurarsi di rispettare le linee guida del governo.

Le forniture

Quando si calcolano i costi per l’apertura di una tabaccheria, va considerata la fascia di prezzo per i prodotti che si desiderano vendere ed eventuali accessori associati a tali prodotti.

Bisognerà assicurarsi che gli scaffali siano ben forniti, che i display siano attraenti e ci sia una varietà adeguata in base alle tendenze di acquisto dei clienti locali e alle ricerche di mercato. L’inventario può essere uno dei maggiori costi di avviamento, di conseguenza va pianificato con cura.

Il personale

A meno che non si abbia intenzione di gestire il negozio da soli, vanno preventivati, infine, i costi associati all’assunzione di almeno un dipendente. Bisogna, quindi, considerare le tariffe di pubblicazione di offerte di lavoro, le ore di formazione, eventuali certificazioni di cui potrebbero aver bisogno, i contributi previdenziali, etc.

Aprire una tabaccheria: l’importanza di un business plan

Il primo passo per avviare una tabaccheria è creare un business plan che includa:

  • funzionamento dell’attività;
  • strategia di marketing dell’azienda;
  • entrate e le spese previste della società;
  • analisi del mercato di riferimento dell’azienda;
  • bilancio provvisorio;
  • prodotti e i servizi che l’azienda fornirà;
  • identità della società;
  • identificazione del pubblico di destinazione;
  • elementi di distinzione dalla concorrenza;
  • piano operativo.

Vedi anche: come fare un business plan.

In queste sezioni, andranno annotati dettagli come i fornitori che si utilizzeranno o i metodi di finanziamento della propria attività. I dettagli critici riguardano l’esistenza di un prestito (o di un mutuo) e la disponibilità di denaro per finanziare alcuni aspetti del business.

Le vendite di tabacco potrebbero continuare a diminuire, a causa delle crescenti preoccupazioni per i suoi effetti dannosi sulla salute, del calo di potere d’acquisto delle famiglie e dello sviluppo delle sigarette elettroniche.

Di conseguenza, prima di aprire una tabaccheria, può essere opportuno considerare di diversificare l’attività per non dipendere esclusivamente dalle vendite di sigarette.

Il business plan relativo a una tabaccheria è solitamente diviso in due parti: la prima è una descrizione del progetto e contiene anche indicazioni sull’ubicazione e sulla scelta del concept. La seconda è, invece, un’esposizione contabile dei costi e dei ricavi previsti.

L’obiettivo principale del documento è quello di convalidare la fattibilità finanziaria del progetto. Il business plan di una tabaccheria permette, inoltre, di presentare il progetto alla propria banca in modo strutturato evidenziandone la necessità di finanziamento, le potenzialità di redditività e i punti di forza.

Una volta completato il modello di business plan, è il momento di intraprendere la fase finale della creazione di una tabaccheria: cercare finanziamenti. Nel caso di rilevi un’attività, la valutazione del prezzo di vendita viene fatta in base al fatturato realizzato.

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