Stai valutando di aprire un negozio di sigarette elettroniche? Creare un buon business plan professionale è un step essenziale. Abbiamo realizzato un business plan specificatamente pensato per la vendita di sigarette elettroniche, completo in ogni sua parte e ottimizzato per la richiesta di prestiti, finanziamenti o per partecipare a bandi.

L’apertura di un negozio di sigarette elettroniche, oggigiorno, si dimostra piuttosto frequente. Fumare sigarette fa male. I danni causati dalla nicotina e, soprattutto, dalla combustione sono noti.

Ecco spiegato il motivo per cui molti tabagisti stanno passando con sempre maggiore frequenza allo svapo. Si tratta di una “via di fuga” sempre più usuale, al punto che aprire un negozio di sigarette elettroniche si sta rivelando un business molto conveniente.

Per molti titolari, si tratta della soluzione che ha permesso loro di affermarsi in termini professionali. I numeri parlano chiaro: questi shop “spuntano come funghi” e il fatturato totale derivante dall’acquisto di e-cig cresce di anno in anno.

I vantaggi della sigaretta elettronica

Dopo il successo sul mercato cinese, lo svapo ha ottenuto risultati davvero rilevanti anche nel Vecchio Continente e quando ha fatto il suo debutto nel nostro Paese, è riuscito a sfatare lo status symbol che contraddistingueva la sigaretta tradizionale.

La sigaretta elettronica ha saputo affascinare numerosi fumatori che, in passato, le avevano provate davvero tutte pur di smettere. I risultati, però, non erano stati quelli sperati.

Le alternative rappresentate dai cerotti e dalle gomme da masticare non si sono rivelate sufficienti per mettere la parola “fine” alla dipendenza da nicotina.

Con l’e-cig, invece, le cose sono sensibilmente cambiate per il semplice motivo che il diretto interessato può mantenere la gestualità tipica del vizio del fumo. Anche le percezioni, così come i riti e le sensazioni, restano grosso modo le stesse.

Eppure, in quanto a benefici per la salute, le cose cambiano in maniera evidente, visto che i polmoni non vanno incontro a particolari complicazioni (almeno alle consocenze attuali sull’argomento).

Lo svapo non produce monossido di carbonio. Inoltre, i liquidi della sigaretta elettronica contengono quantitativi diversi di nicotina.

In questo modo, il “percorso di redenzione” non avviene in maniera brusca. Prima, la dipendenza è ridotta per gradi e infine si prova a eliminarla.

Aprire un negozio di sigarette elettroniche: la normativa vigente

La normativa in vigore relativa all’apertura di un negozio di sigarette elettroniche viene descritta al meglio nel Decreto Direttoriale 47885/RU. Qui vengono indicati i requisiti inerenti all’autorizzazione alla vendita di tutti i prodotti della categoria “da inalazione”.

In primo luogo, occorre tenere presente che farmacie, parafarmacie ed esercizi di vicinato sono sottoposti allo stesso regime di autorizzazione stabilito dal decreto.

Questo significa che non vi sono distinzioni. Fra i principali requisiti da tenere in considerazione, relativamente al rilascio, una menzione speciale spetta alla dichiarazione del titolare nel non aver mai riportato condanne per delitti contro la P.A. (Pubblica Amministrazione), contro il patrimonio e per contrabbando.

Inoltre, l’AAMS (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato) ha sempre la possibilità di controllare i conti del negozio, anche a seguito di comunicazione attinente al valore del venduto.

Sempre in riferimento alla normativa in vigore per aprire un negozio di sigarette elettroniche, occorre controllare che i prodotti da inalazione siano senza combustione e siano adibiti solo ed esclusivamente all’impiego di sostanze che contengono nicotina.

La loro commercializzazione deve avvenire nel rispetto delle norme conformi. Inoltre, l’addetto alla vendita è tenuto ad accertarsi che il cliente sia maggiorenne, essendovi il divieto di vendita di e-cig per i minori di 18 anni.

Dopo aver presentato la richiesta per aprire un negozio di sigarette elettroniche, l’Ufficio dei Monopoli competente in base al territorio, si occupa di valutare l’istanza in un lasso di tempo pari a 30 giorni dal ricevimento. Ai sensi di quanto sancito nell’articolo 1, possono essere richieste rettifiche o integrazioni.

La durata dell’autorizzazione è biennale. Ogni rinnovo attesta la validità dell’operato dell’esercizio. Occorre procedere entro un intervallo di tempo pari a 30 giorni dalla scadenza dell’autorizzazione.

L’acquisto dei prodotti da inalazione, come lo svapo, può avvenire solo presso i negozi autorizzati, sulla base di quanto sancito dal decreto ministeriale del 29 dicembre del 2014.

L’iter burocratico per vendere sigarette elettroniche

Sempre in relazione all’apertura di un negozio adibito alla vendita di sigarette elettroniche, è bene tenere presente alcuni step fondamentali.

Il primo passaggio ha strettamente a che fare con la scelta del locale. Non occorre focalizzarsi solo sulla metratura quadra di superficie, sull’illuminazione o ancora sugli impianti. L’area nei paraggi risulta ancora più importante ai fini delle sorti del business.

Trovare parcheggio è facile? Nella zona si registra un certo transito di persone? La visibilità dello shop potrebbe essere considerata ottimale? In caso di risposte affermative ai suddetti quesiti, provare questa esperienza imprenditoriale è qualcosa che vale la pena fare.

A livello tecnico e burocratico, poi, tutto deve essere in regola: occorre aprire la partita IVA, iscriversi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, segnalare il negozio al Comune di riferimento e iscriversi alla Gestione Commercianti INPS.

Come ci si può rendere conto facilmente, trattandosi d una materia altamente tecnica, è il caso di fare affidamento su un commercialista preparato piuttosto che agire da soli.

Da notare che non c’è ancora l’obbligo di licenza per chi vende sigarette Elettroniche. Tuttavia, occorre richiedere l’apposita autorizzazione all’AAMS.

Costi e investimento iniziale

Quanto costa aprire un negozio di sigarette elettroniche? Come vedremo a breve, la soluzione migliore, vale a dire quella del franchising, presenta costi tutt’altro che proibitivi. Basti sapere che per il format di negozio fisico, in genere, l’esborso previsto si attesta tra i 10.000 e i 15.000 euro.

Chi desidera un arredo meno minimalista potrà investire qualcosa in più. Nel caso dello shop online, vale a dire del classico portale di e-commerce, sempre in franchising, i costi di apertura sono più bassi.

Chiaramente sul budget da stanziare in fase iniziale, la notorietà del brand in franchising, la capillarità della rete, la diffusione e i servizi che rientrano nell’offerta commerciale e quelli che fanno parte del format di affiliazioni, possono incidere in modo sensibile sulle variazioni dei costi di apertura e di gestione di un negozio di sigarette elettroniche.

Non vanno poi dimenticati la fee di ingresso, i costi del primo ordine e le royalties da riconoscere alla casa madre a cui si è affiliati per quanto riguarda le vendite successive.

L’importanza di un business plan

Come in tutte le attività di natura imprenditoriale, un business plan ha la sua importanza anche quando si tratta di aprire un negozio di sigarette elettroniche e di prodotti da inalazione. La selezione accurata dei prodotti, la scelta del grossista per la fornitura degli articoli da svapo e, poi, più in là, la messa a punto di un proprio catalogo di e-cig e di accessori sono tutti aspetti da valutare.

Chiaramente, tutto dipende da dove si vuole arrivare. E, in tal senso, è meglio avere le idee chiare, stabilendolo nel business plan. Anche la scelta dei brand su cui puntare, la profondità e l’ampiezza della gamma giocano un ruolo cruciale su questo tema.

Bisogna sempre avere un catalogo ben rifornito, comprensivo di tutta una serie di pezzi di ricambio, di liquidi, di kit, di strumenti per la pulizia, di batterie, di box mod e di accessori deputati alla rigenerazione.

Puntare su un solo marchio, comunque, il più delle volte si rivela poco lungimirante, perché non è detto che si registri un totale apprezzamento dei clienti in zona.

I gusti dei vapers, specie in fase di start-up, vanno sempre soddisfatti appieno. Ottima scelta, ad esempio, consiste nel puntare sul made in Italy, ampiamente noto per i suoi aromi particolari e per modelli di e-cig dal design curato nei minimi dettagli.

Vedi anche il nostro esempio di business plan.

I potenziali vantaggi di aprire un negozio di sigarette elettroniche in franchising

Non vi è alcun obbligo di aprire un negozio di e-cig in franchising. Tuttavia, per iniziare, contemplare l’affiliazione a una casa madre appare la migliore scelta da fare, affinché il progetto di business si dimostri foriero di risultati.

I vantaggi sono molteplici: l’esclusiva territoriale si dimostra un vantaggio non di poco conto. Questo vuol dire poca concorrenza. Basti pensare al fatto che numerose richieste di affiliazione in materia vengono respinti, proprio perché c’è già un punto vendita ubicato sul mercato locale. Tuttavia, i brand sono innumerevoli. Perciò, il problema non si pone.

Con il franchising, spesso, la casa madre si occupa anche di arredare il negozio: lo scopo di fondo, infatti, consiste di avere un’immagine aziendale coerente praticamente dappertutto. I costi iniziali per il negoziante, quindi, si abbassano sensibilmente.

Poi, si riducono i rischi d’impresa, perché la strategia viene definita dalla casa madre: quindi, non ci sono molti esborsi di marketing da fare.

A fronte di problemi, il supporto fornito dal dipartimento di customer service si conferma davvero valido nel trovare soluzioni. Insomma, il franchising è la scelta migliore per via di molteplici benefici.

Conclusioni

L’apertura di un negozio di sigarette elettroniche, oggi più che mai, si sta dimostrando una scelta vincente per affermarsi professionalmente.

Fondamentale, tuttavia, è restare aggiornati sulle novità di prodotto e di settore, visto che quello degli articoli da svapo è un mercato in costante evoluzione.

Vedi anche: come aprire un’attività commerciale.