Hai bisogno di “costruire” il piano economico e finanziario del tuo progetto imprenditoriale? Si tratta di un aspetto assolutamente centrale nella realizzazione di un business plan. Realizzarlo in modo preciso e accurato è l’unico modo per partire con il piede giusto. Il nostro portale è specializzato nella realizzazione di business plan già fatti e completi in ogni parte. Vuoi risparmiare tempo e ottenere una base pronta e incluso nel prezzo il software per personalizzarla? Acquista il software con un modello pronto specifico per la tua attività!
Cos’è un piano economico finanziario
Il piano economico finanziario è il documento per mezzo del quale illustriamo tutti i dati economici e finanziari di un progetto economico o un’idea d’impresa per un determinato periodo di tempo che sarà, in funzione del tipo di attività, di 3 o 5 anni.
Attraverso il piano economico e finanziario cercheremo di illustrare la fattibilità del progetto in termini di redditività ed equilibrio finanziario.
Il P.E.F. (piano economico e finanziario) è solitamente la parte quantitativa di un documento più ampio che è il business plan di un’impresa o di un progetto d’impresa che comprende anche una parte descrittiva finalizzata a descrivere il progetto, l’organizzazione, il mercato ed il piano di marketing.
Tutte queste informazioni saranno appunto trasformate in numeri nel PEF.
Per approfondire vedere anche: Come aprire un’attività commerciale.
Come fare un piano economico e finanziario
Per sapere come costruire un piano economico e finanziario è necessario sapere prima di tutto com’è composto e poi cercare gli strumenti giusti per realizzarlo al meglio in un tempo ragionevole.
Per realizzarlo è infatti necessario conoscere bene la contabilità generale e gli aspetti fiscali di un’impresa ma con un buon software è possibile realizzarlo in modo rapido anche senza essere un esperto del settore.
Le parti che insieme formano il P.E.F. sono il conto economico, il rendiconto finanziario e lo stato patrimoniale.
A questi tre elementi fondamentali, si aggiungono i passaggi intermedi necessari per arrivare alla loro costruzione ed i conti economici e stati patrimoniali riclassificati.
Un ulteriore elemento che sarebbe importante aggiungere, è quello degli scenari alternativi a quello principale per poter illustrare al destinatario del documento come intendiamo affrontare eventi critici futuri sia interni all’impresa che di origine esterna come possono essere cambiamenti del mercato, legislativi o politici.
Le ipotesi alla base di un piano economico e finanziario
Non avrebbe alcun senso presentare ad un investitore o alla banca un bilancio ed un rendiconto finanziario senza illustrarne le ipotesi e tutti gli elementi che hanno permesso di arrivare a tali documenti.
Sarà pertanto fondamentale descrivere i seguenti elementi:
- In che modo e perché sono stati scelti i prodotti e servizi che abbiamo deciso di realizzare o di commercializzare e quali sono le loro principali caratteristiche tecniche e qualitative;
- I prezzi di vendita e il processo realizzato e le scelte effettuate per arrivare alla loro determinazione;
- Come abbiamo individuato gli investimenti necessari per la realizzazione del progetto e perché abbiamo optato per una forma di acquisizione rispetto ad un’altra, ad esempio tra proprietà e leasing o noleggio;
- Come abbiamo calcolato i volumi di produzione e vendita di ogni prodotto e servizio nel tempo;
- Sulla base di quali ipotesi sono state scelte le materie prime necessarie alla realizzazione dei prodotti e servizi, gli articoli da commercializzare ed i fornitori dai quali approvvigionarsi e a quali prezzi;
- Le dimensioni della struttura necessaria alla realizzazione del progetto ed i costi fissi e di personale che genererà;
- A quanto ammonta il fabbisogno finanziario per la realizzazione della business idea e con quale mix di risorse si intende coprirlo tra capitale sociale, finanziamenti bancari e finanziamenti da parte dei soci
Piano economico e finanziario: esempio operativo
Le ipotesi alla base del piano e, di conseguenza, le previsioni fatte dovranno essere le più realistiche e prudenziali possibili
Proprio per l’alto grado di incertezza insito in previsioni a tre o a cinque anni, consigliamo di creare degli scenari alternativi a quello principale nei quali evidenziare gli effetti di eventi critici futuri come l’entrata di un nuovo concorrente o di un nuovo prodotto che possa soddisfare il medesimo bisogno in un modo differente.
È importante che il PEF sia chiaro e realistico perché dovrà convincere i potenziali investitori della bontà e redditività del piano ed i finanziatori della capacità dell’impresa di restituire senza problemi le rate concordate per il rientro dei prestiti effettuati.
Piano economico finanziario Excel per la previsione dei ricavi
Il calcolo dei ricavi è una delle parti principali del PEF e dovrà tener conto dei singoli prodotti e servizi che sono stati individuati, dei relativi prezzi di vendita e volumi di vendita, meglio se con dettaglio mensile.
I prezzi di vendita saranno calcolati anche sulla base dei costi variabili e di quelli fissi e i volumi di vendita dovranno tener conto dei volumi di acquisto e/o produzione.
La determinazione del fatturato coinvolgerà quindi praticamente tutte le aree aziendali e del nostro progetto.
Per la sua potenza, semplicità e chiarezza d’esposizione, consigliamo di fare il piano economico e finanziario con excel in modo da poter sempre rivedere ed aggiornare tutti i calcoli in modo automatico.
La previsione dei ricavi dovrà essere molto dettagliata per far comprendere al lettore come verranno raggiunti gli obiettivi di vendita attraverso la soddisfazione dei bisogni del potenziale cliente, la dimensione del mercato target, i rapporti con la concorrenza e quali clienti compreranno i prodotti e servizi e a quali livello di prezzo.
I volumi di produzione e di vendita alla base del fatturato
È importante illustrare come sono stati calcolati i volumi di vendita, se vi sono limiti o meno nella capacità produttiva dell’impresa e nella capacità di assorbimento del mercato.
Se l’impresa produce o commercializza più prodotti o servizi, è importante dettagliare l’analisi per ognuno di questi in modo da poter calcolare la marginalità di ognuno.
Le agevolazioni richieste dall’impresa
I contributi a fondo perduto che verranno richiesti, non vanno sottovalutati perché, anche se non scaturiscono dalla vendita dei prodotti, avranno un’influenza importante sui ricavi dell’esercizio e di quelli a venire e anche sui flussi finanziari.
Bisognerà quindi descrivere a quali bandi si intende partecipare e quali probabilità di successo si ritiene di poter avere, così come gli importi richieste e le tempistiche di erogazione.
Costi variabili di acquisto o produzione
I costi variabili di produzione variano in maniera direttamente proporzionale al numero di prodotti realizzati e sono quindi direttamente connessi anche ai volumi di vendita.
Bisogna evidenziare le materie prime utilizzate per unità di prodotto, il loro costo unitario e le scelte fatte nella determinazione della qualità e per la selezione dei fornitori.
Se presenti vanno evidenziati e calcolati anche i costi variabili di vendita che sono, ad esempio, le provvigioni pagate alla rete vendita o le commissioni di incasso con strumenti finanziari.
La determinazione dei costi fissi nel piano economico e finanziario
La quantificazione dei costi fissi, pur se importante e rilevante, è piuttosto semplice in quanto non varia al variare dei volumi di produzione e vendita.
Le principali tipologie di costo fisso sono quelle per il personale, per i servizi, per il godimento dei beni di terzi e gli oneri finanziari e bancari.
In funzione delle scelte d’impresa potremo avere costi di leasing o noleggio anziché di investimento oppure spese per servizi esterni anziché di personale dipendente.
Gli investimenti per la realizzazione della business idea
Gli investimenti possono essere di tipo materiale o immateriale ed influenzano direttamente il conto economico, lo stato patrimoniale ed il rendiconto finanziario.
A seconda della convenienza o delle scelte strategiche del management, alcuni beni potranno essere acquistati, ed essere considerati come investimenti, oppure noleggiati o ancora determinate funzioni potranno essere esternalizzate evitando di dover sostenere determinati investimenti.
Si consiglia di porre sempre l’accento sulle scelte aziendali indicandone gli effetti sulla struttura del piano economico e finanziario.
Analisi del raggiungimento del punto di pareggio
Prima di arrivare ai tre documenti che riassumono l’intero PEF, è bene soffermarsi su alcuni importanti passaggi intermedi come, ad esempio, il calcolo del break even point.
I potenziali investitori vorranno assolutamente sapere quali sono le quantità vendute che permetteranno di coprire i costi fissi e così anche il fatturato minimo per raggiungere il pareggio di bilancio.
La determinazione del fabbisogno finanziario
Questa sezione è importantissima sia per il management, che deve valutare se ha le risorse finanziarie sufficienti a realizzare l’idea di business, che per gli investitori e finanziatori che devono valutare se l’investimento potrà avere un ritorno e se l’azienda sarà in grado di far fronte al pagamento delle rate.
La determinazione del fabbisogno finanziario va fatta attraverso un’analisi dettagliata dei flussi di cassa in entrata ed uscita, meglio se con dettaglio mensile.
In questo modo è possibile capire se, all’interno di ogni singolo anno, ci si possa trovare in momenti di deficit finanziario e predisporre così le relative azioni per farvi fronte.
La redditività dell’azienda
Prima ancora di passare alla costruzione dei tre documenti che rappresentano il PEF, è bene analizzare la redditività del progetto attraverso il calcolo di indici come l’EBITDA, il ROI e il ROS.
Come costruire il piano economico finanziario in tre passi
1. Il Rendiconto finanziario
Si tratta di un documento che riassume le variazioni finanziarie originate da tutti i punti visti in precedenza.
Il rendiconto finanziario evidenzia la variazione della liquidità di anno in anno illustrandone le singole cause che l’hanno determinata.
2. Il conto economico
Il conto economico rappresenta il risultato economico dell’impresa in un determinato periodo di tempo che è normalmente di un anno.
In un piano economico e finanziario viene solitamente rappresentato il risultato di tre o cinque anni uno a fianco all’altro.
Il risultato economico dell’impresa è dato dalla differenza tra i ricavi e tutti i costi, rispettivamente ottenuti ed originatisi sulla base dei presupposti esaminati nel corso di questo articolo.
3. Lo stato patrimoniale
Insieme al conto economico costituisce il bilancio d’esercizio e rappresenta il valore di tutte le grandezze patrimoniali e finanziari al termine di ogni esercizio.
Si differenzia dal rendiconto finanziario per il fatto che, quest’ultimo, spiega come l’azienda ha generato, impiegato e raccolto liquidità.
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