Hai bisogno di fare un business plan per accedere ai finanziamenti di Resto al Sud? Abbiamo preparato un modulo ad hoc, da acquistare insieme a uno dei nostri business plan già fatti, che in pochi secondi crea le tabelle richieste dal modello business plan ufficiale di Invitalia. Partecipare al bando Resto al Sud non è mai stato così semplice!
Resto al Sud è un bando molto importante che nasce con l’obiettivo di offrire un’opportunità imprenditoriale a coloro che vogliono dar vita ad un’attività economica.
Alla sua nascita, risalente a qualche anno fa, Resto al Sud era destinato solamente ai giovani del Meridione. Oggi invece, a seguito di una serie di modifiche, possiamo parlare di un incentivo sostanzioso che fornisce finanziamenti a fondo perduto e a cui possono accedere diverse fasce d’età su tutto il territorio nazionale.
Un sostegno importante se si pensa alla grave situazione di crisi conseguente alla pandemia da COVID-19, che ha colpito tutto il nostro Paese ma che ha avuto conseguenze ancora più pesanti nel Sud Italia, territorio dove il settore industriale ed economico è sicuramente più fragile.
Vediamo quindi insieme una guida al bando Invitalia che vi farà comprendere meglio in cosa consiste Resto al Sud, quali sono i requisiti di accesso, quali attività vengono finanziate e come fare domanda per ottenere le agevolazioni.
Resto al Sud: in cosa consiste
Resto al Sud è un incentivo che si pone l’obiettivo di sostenere la nascita di nuove realtà imprenditoriali e dei liberi professionisti. Il piano prevede aiuti alle persone di un’età che va dai 18 e fino ai 55 anni nelle regioni di Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il sostegno ai territori italiani più svantaggiati dal punto di vista della crescita economica, però, non si ferma qui. Resto al Sud ha infatti una sua estensione, denominata Resto Qui, destinata a:
- Tutte le aree terremotate dell’Italia Centrale, definite del “cratere sismico”, in cui il bando è attivo in 92 comuni per gli under 56, mentre è senza limiti di età per i restanti 24 comuni;
- Le isole minori marine, quelle lagunari e quelle lacustri.
I fondi totali disponibili relativi a questo incentivo ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro.
I requisiti di accesso
Ma quali sono i requisiti per accedere ai finanziamenti di Resto al Sud?
Come detto sopra, questo importantissimo bando sostiene la nascita e lo sviluppo delle attività imprenditoriali nelle zone d’Italia dove la crisi si è fatta maggiormente pesante. Per ricevere aiuto, le imprese in questione devono far parte delle regioni del Sud, delle aree del cosiddetto “cratere sismico” (Lazio, Umbria e Marche) o delle isole, che siano marine, lacustri o lagunari.
All’interno del sito Invitalia, dove potete leggere in dettaglio tutte le caratteristiche di Resto al Sud, è specificato, inoltre, che il richiedente del finanziamento:
- non deve essere il titolare di altre attività d’impresa;
- non deve avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato;
- non deve aver ricevuto altro tipo di agevolazioni destinate all’autoimprenditorialità.
Ricordiamo inoltre che, per accedere ai finanziamenti, è possibile trasferire la propria residenza in una delle aree che fanno parte del piano, entro però 60 giorni dall’esito positivo dell’istruttoria.
Resto al Sud: cosa finanzia
Vediamo ora quali sono le attività finanziabili dal bando. Resto al Sud nasce con l’obiettivo di sostenere tutte quelle attività imprenditoriali che si occupano della produzione di beni nel settore dell’artigianato e dell’industria, quindi quelle realtà che forniscono servizi e in generale attività professionali. A partire dal 2021 c’è stata una nuova voce di attività finanziabile introdotta, ovvero le attività relative al commercio, ad esclusione però della vendita dei beni che vengono prodotti dalla propria impresa.
Ma quali sono nel dettaglio le attività che possono essere sostenute dai finanziamenti di Resto al Sud? Eccole spiegate in un breve elenco dettagliato:
- tutte le attività che fanno riferimento al settore industriale, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli, o relative a pesca e acquacoltura;
- le attività di fornitura di servizi a imprese e persone;
- il turismo;
- le attività dei liberi professionisti;
- il commercio.
Ciò che viene escluso da questi finanziamenti è l’attività agricola vera e propria.
Le spese ammesse
All’interno del bando Invitalia Resto al Sud è poi possibile andare a reperire le spese ammesse per ottenere i finanziamenti. Tra queste abbiamo:
- Opere edili, ovvero tutti quegli interventi che vanno a ristrutturare o a fare manutenzione, connesse ovviamente all’attività del soggetto destinatario del finanziamento. Esse coprono un limite massimo del 30% del programma di spesa;
- Macchinari, attrezzature nuove di fabbrica e impianti industriali;
- Tutto ciò che ha a che fare con informatica e telecomunicazione, quindi programmi e servizi tecnologici necessari all’attività produttiva e gestionale dell’impresa;
- Spese destinate alle materie prime, ai beni di consumo, ai semilavorati e ai prodotti finiti, a cui si uniscono i canoni di locazione, di leasing e le garanzie assicurative, nella copertura massima del 20% del programma di spesa.
I finanziamenti Invitalia
Invitalia, nel bando dedicato a Resto al Sud, ha messo a disposizione di ogni richiedente una somma massima di finanziamento pari a 50 mila euro. Se la richiesta viene presentata da più persone già costituite o che hanno l’intenzione di costituirsi a società, il finanziamento massimo erogabile sarà di 50 mila euro per ciascuno dei soci, fino a 200 mila euro complessivi.
Le spese ammesse sono coperte per il 100%, quindi in totale, e vedono il finanziamento suddiviso in:
- 50% destinato a comporre il contributo a fondo perduto;
- restante 50% costituito dal finanziamento bancario a tasso zero, garantito dal Fondo di garanzia per le PMI. Quando il finanziamento viene concesso, il prestito va rimborsato entro 8 anni.
Una volta presentata la domanda, il progetto potrà essere ufficialmente avviato e dovrà concludersi entro 24 mesi dalla concessione del finanziamento.
Come fare domanda per le agevolazioni
Abbiamo visto insieme in cosa consiste Resto al Sud, i requisiti per richiedere il finanziamento e quali spese sono ammesse da questo tipo di intervento. Ma come richiedere le agevolazioni?
Le domande di partecipazione devono essere necessariamente presentate via web, attraverso l’apposita piattaforma di Invitalia.
All’interno della domanda, dovranno essere presenti un business plan dell’attività per cui si richiedono i finanziamenti e la documentazione tecnica dettagliata richiesta (vedi il nostro esempio di business plan per Resto al Sud).
Il bando è definito “a sportello”, ciò significa che non ci sono dei limiti, delle graduatorie o una scadenza. Ogni domanda viene valutata secondo un ordine cronologico di arrivo, entro 60 giorni dalla data in cui perviene. Una volta che le domande arrivano, sarà compito della stessa Invitalia andare a valutarle, verificando i requisiti del progetto e successivamente esaminando le iniziative, anche per mezzo di veri colloqui via Skype con gli imprenditori.
Ricordiamo qui di seguito i documenti necessari per l’invio della domanda a Resto al Sud:
- Identità digitale, necessaria per l’accesso alla piattaforma Invitalia;
- PEC e firma digitale;
- Il proprio CV;
- Dichiarazione riepilogativa per la società o l’impresa e dichiarazione in cui si evidenzia il possesso dei requisiti;
- Conformità agli originali della propria documentazione;
- Dichiarazione nel caso in cui eventuali soci non siano in possesso dei requisiti.
Una volta approvata la domanda, l’erogazione del finanziamento avviene immediatamente, mentre per quanto riguarda il contributo a fondo perduto esso viene erogato per SAL (Stati di avanzamento lavori) che possono essere richiesti al completamento del 50% del programma presentato nella domanda.
Come riportato dal sito di Invitalia, ad oggi le iniziative finanziate hanno superato quota 11.000, con la conseguente creazione di più di 40.000 posti di lavoro. Un incentivo veramente importante per il futuro della nostra economia, che punta a coinvolgere sempre più le aree e le regioni maggiormente colpite dalla crisi. Gli imprenditori che vogliono risollevare le proprie attività in diversi settori, quindi, hanno attualmente una grande opportunità da sfruttare.
Il modulo per il business plan del bando Resto al Sud
Abbiamo realizzato un modulo che, acquistato insieme ai nostri business plan già fatti, consente di impostare il documento di business seguendo le linee guida del bando Invitalia.