Se stai pianificando di aprire un negozio online partendo da zero, uno step essenziale, che in molti affrontano con superficialità, è la realizzazione di un buon business plan. Si tratta infatti del documento che riassume la struttura e tutti gli aspetti salienti della futura attività di ecommerce.

Il nostro business plan già fatto per uno shop online è appositamente pensato per un’attività di questo tipo ed è completo in ogni sua parte. Viene offerto con, incluso nel prezzo e senza costi aggiuntivi, il nostro software business plan.

Il commercio online è un settore che sta prendendo sempre più piede. Se prima di questi due anni si trattava di una modalità di acquisto già diffusa, a partire dalle nuove abitudini introdotte dalla pandemia sempre più persone si sono affidate agli acquisti sul web.

Aprire un negozio online è, quindi, un modo di dar vita ad un impiego a tutti gli effetti. Per dare inizio a questo genere di attività, inoltre, non si ha bisogno dello stesso capitale di partenza necessario per un negozio fisico, oltre al fatto che l’iter burocratico appare molto più snello.

Vediamo allora insieme quali sono i passi necessari per aprire un negozio online, a partire dalla scelta del segmento di mercato, per poi passare agli step concreti da realizzare, fino alla considerazione di particolari requisiti e alla burocrazia.

Una guida completa che vi permetterà di comprendere in maniera semplice e veloce come dar vita ad un e-commerce.

Scegliere il proprio segmento di mercato

Quando si vuole aprire un negozio online, bisogna tenere in considerazione una serie di aspetti. Prima di tutto, quello relativo alla concorrenza, sempre più spietata in questo campo.

Con l’avvento della pandemia, abbiamo registrato una veloce crescita del settore dell’e-commerce. Questa è stata determinata soprattutto dal cambiamento delle abitudini di vita: il distanziamento sociale, la mancata possibilità di recarsi fisicamente in un negozio, la comodità di un servizio sempre più radicato nel quotidiano, a cui difficilmente ora si riesce a rinunciare.

Le vendite online si trovano, quindi, in una fase positiva, data anche dall’accelerazione di numerosi processi di digitalizzazione. All’interno di questo ambito diventa, quindi, molto importante monitorare la situazione complessiva, influenzata da tutti i fattori nominati poco sopra. In questo modo sarà più semplice rintracciare il proprio segmento di mercato.

Quando si decide di avviare un negozio online, i prodotti offerti devono essere di nicchia e differenziarsi da ciò che propone la concorrenza: puntando su un mercato locale sarà infatti più facile avere successo.

Ma quali sono i settori che in questo momento stanno avendo maggiore successo nel commercio online? Vediamoli:

  • Prodotti e servizi dedicati agli animali;
  • Prodotti del settore benessere e salute, soprattutto farmaci e parafarmaci;
  • Merce per l’arredamento e il giardinaggio;
  • Prodotti dedicati agli hobby e allo sport;
  • Tecnologia e informatica;
  • Prodotti di bellezza, cosmesi ed estetica, soprattutto se eco sostenibili;
  • Prodotti del settore della cannabis legale.

Negozio online: cosa serve per aprirlo

Abbiamo visto quindi che, prima di avviare un e-commerce, sarà necessario individuare il settore di riferimento. Ma in concreto, cosa serve per aprire un negozio online?

Il luogo in cui svolgere la propria attività commerciale sarà molto più semplice da reperire: basterà infatti lavorare da casa o scegliere uno spazio in coworking per gestire il proprio ufficio in modalità smart.

Tutto ciò determina un risparmio in termini di tempistiche e costi, soprattutto relativi ad una location fisica adibita alla vendita al dettaglio.

Gli strumenti di cui dotarsi sono poi piuttosto essenziali: un pc, una connessione internet fissa e stabile, un telefono, una stampante e tutto ciò che serve alla gestione di magazzino e logistica, ad esempio un software apposito.

Come abbiamo visto, individuare la propria nicchia di mercato è il primo passo per capire su quale tipologia di prodotto puntare. Scegliere un segmento o un ambito in linea con le proprie passioni e le proprie conoscenze più approfondite può essere, ad esempio, di grande aiuto.

In questo modo si potrà sviluppare una certa competenza e, allo stesso tempo, competitività rispetto alla concorrenza. Successivamente, bisognerà reperire fornitori dai prezzi convenienti, merce affidabile e di alta qualità, corrieri che garantiscano spedizioni veloci.

Tutte queste operazioni ci consentono di pianificare e successivamente creare un format specifico sul web. Una volta compiuti i passaggi, e studiata la strategia giusta per attuarli, il passo successivo consiste nell’acquisto del dominio.

Esso, oltre a corrispondere al nome che il nostro e-commerce avrà sul web, ci permetterà di posizionarlo sui motori di ricerca. Fondamentale, quindi, sarà la scelta delle giuste parole chiave che possano permetterci di essere facilmente reperibili.

Acquistato il dominio e creato il sito web, bisognerà poi comprare un hosting, lo spazio che permette al sito web di posizionarsi.

Ricordiamo che uno spazio web dedicato all’e-commerce deve possedere determinate caratteristiche: sistemi di pagamento online, spazio per le recensioni, form di assistenza, gestione del database dei prodotti. Tutti aspetti che possono essere curati con professionalità da uno sviluppatore specializzato in e-commerce.

Una volta aperto, il negozio online dovrà poi essere pubblicizzato attraverso strategie promozionali e tramite una giusta comunicazione online.

Requisiti, pratiche burocratiche e costi

Per aprire un e-commerce, c’è un breve iter burocratico da seguire. Vediamo i passi principali:

  • Aprire una Partita Iva;
  • Iscriversi al registro delle imprese;
  • Comunicare al proprio comune l’inizio dell’attività;
  • Creare un indirizzo mail pec, attraverso cui inviare comunicazione unica alla camera di commercio;
  • Aprire delle posizioni INPS o INAIL se si decide di assumere personale;
  • Richiedere specifiche autorizzazioni a seconda del settore specifico di commercio.

Per quanto riguarda i requisiti, raccomandiamo solamente quelli necessari per avviare un’attività autonoma. L’ambito costi invece prevede un investimento iniziale, che può partire da una cifra minima di 20 mila euro.

I costi che incidono di più sono quelli dello spazio web, dall’acquisto al mantenimento, e tutto ciò che riguarda il marketing (campagne promozionali, posizionamento). Ad influire ulteriormente saranno poi, ovviamente, logistica e spedizioni.

Una valida alternativa al contenimento dei costi può essere l’apertura di un e-commerce in franchising, che permette di investire cifre molto inferiori. La merce, con la formula dropshipping, viene pagata solamente nel momento in cui viene venduta, mentre logistica e spedizioni sono gestite interamente dalla casa madre.

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