Vorresti aprire una gelateria (anche artigianale)? Una gelateria può essere un’attività anche molto profittevole, ma è essenziale, in un mercato competitivo come quello di oggi, pianificare il tutto in modo preciso e professionale.
A tal fine, abbiamo creato un esempio di business plan pronto per una gelateria. Te lo proponiamo con, incluso nel prezzo, il nostro software di business plan (che potrai usare per sempre, senza costi aggiuntivi).
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In questo periodo in cui si fa sempre più concreto il ritorno alla libertà della vita precedente la pandemia, si legge spesso nei giornali di persone che lasciano il posto fisso da dipendente per intraprendere attività in proprio e diventare imprenditori di stessi. Non è certamente una decisione facile, ma se ben ponderata può dare soddisfazioni sia dal punto di vista economico che personale.
L’apertura di una gelateria rientra, ad esempio, a pieno titolo tra le attività che garantiscono, a fronte di un investimento iniziale spesso “contenuto”, un buon margine di guadagno.
Non basta però saper fare un buon prodotto per dare il via ad un business dal successo assicurato: è imprescindibile un’attenta costruzione e valutazione delle singole fasi del progetto a partire dai requisiti necessari all’avvio, burocratici e strutturali, fino ad una scelta oculata tra tutte le opzioni disponibili a livello societario e alla stesura del business plan.
Aprire una gelateria: requisiti e iter burocratico
Da un punto di vista dei requisiti necessari per l’avvio richiesti dalla legge, è possibile distinguere tra quelli strettamente legati all’attività e quelli alla persona fisica, ovvero il titolare-gelataio.
Per l’attività in sé, occorrono innanzitutto:
- L’autorizzazione da parte del comune in cui verrà aperto il locale, richiedibile mediante la sottoscrizione della dichiarazione amministrativa detta SCIA (acronimo di Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
- In funzione della tipologia di servizio che si vuole offrire, eventuali permessi per l’occupazione del suolo pubblico (nel caso in cui ci si intenda dotare di tavoli esterni in cui far accomodare i clienti per le consumazioni),
- La registrazione dell’attività alla Camera di Commercio nell’apposito registro delle imprese.
Il titolare, invece, tenendo ben chiaro in mente un progetto di attuazione e sviluppo del proprio business, dovrà provvedere, ad esempio, a:
- Dotarsi di Partita Iva.
- Garantire per tutto il personale che manipolerà gli alimenti, in maniera diretta e no, l’attestazione di idonea formazione HACCP.
- Essere in regola in termini di adempimenti INAIL e INPS per sé stesso e per gli eventuali dipendenti.
Quanto costa aprire una gelateria
I costi di apertura di una gelateria variano a seconda delle scelte di business che si intende perseguire. Le opzioni possibili in tal senso sono innanzitutto tre: partire in proprio da zero, prendere in gestione una gelateria esistente, oppure ricorrere ad un franchising.
In funzione della strada che si vuole percorrere si avranno costi, rischi e possibilità di successo diverse.
Nel primo caso, sicuramente quello più “sfidante” che lascia carta bianca alla fantasia imprenditoriale dei singoli, i costi possono variare molto in base al progetto che si vuole realizzare.
Sul computo complessivo delle spese incide fortemente la strategia di localizzazione dell’attività: sarà, infatti, necessario valutare se acquistare gli spazi o prenderli in affitto, tenendo conto che in entrambi i casi il prezzo dipende fortemente dalla zona in cui ci si intende posizionare (Italia o estero, città o paese, centro o periferia).
Presa la decisione sulle mura, si dovranno, poi, mettere in conto anche dei costi fissi legati all’assunzione di personale, in quanto almeno una persona di supporto al titolare dovrà necessariamente essere prevista.
A tutto ciò, ovviamente, si aggiungono costi strettamente legati alla produzione, ovvero quelli di arredi, macchinari e materie prime. In ultimo, da non trascurare in termini di potenziali ritorni positivi sul business, le spese per la pubblicità, indispensabili per farsi conoscere, che l’imprenditore è tenuto a sobbarcarsi per intero.
Si stima che nel caso in cui si decida di percorrere la via dell’attività in proprio i costi di partenza si aggirino intorno ai cinquantamila euro.
Laddove, invece, si voglia dare il via libera alle proprie idee imprenditoriali, ma inserendole in un contesto già esistente, è possibile valutare come soluzione quella di prendere in gestione attività avviate.
In tal caso, l’impegno economico è fortemente legato al contratto che si stipulerà con la proprietà e che varierà molto in base alla posizione di mercato della gelateria in questione: un conto è rilevare un’attività a rischio chiusura, ben diverso è subentrare nella gestione di un locale redditizio.
Una volta definita la parte contrattuale, per il resto si ha, comunque, la possibilità o di proseguire la gestione senza stravolgere la natura del locale oppure avviare la propria nuova gestione (come spesso si legge nelle vetrine delle attività rilevate), riscrivendo da capo la strategia di business della gelateria.
Prendere in gestione un’attività esistente, sia che si decida di darle un nuovo corso, sia che si intenda proseguire in quella che è stata fino ad allora la strategia d’impresa, ha dei sicuri vantaggi rispetto al dare vita dal nulla ad nuova gelateria come, ad esempio, la riduzione dei rischi di avvio e dei tempi di messa in opera, una clientela già esistente, l’affermazione nel settore di mercato e nel territorio.
Tuttavia, nel fare questa scelta occorre non trascurare anche altri aspetti, quali la presenza di eventuali motivazioni di carattere diverso da quello personale, che possono avere indotto i precedenti titolari a cedere l’attività.
Nel momento, infatti, in cui si rileva la gestione di un negozio si ereditano sia i fattori di successo sia quelli di insuccesso. La consapevolezza di ciò è necessaria per poter valutare in maniera appropriata la via da percorrere.
Aprire una gelateria in franchising
Trattazione a parte merita, infine, il ricorso al franchising. Si tratta della soluzione migliore per chi non ha alcuna esperienza e preferisce affidarsi ad altri, affermati nel campo, che gli mettono a disposizione conoscenze, soluzioni distributive, di sviluppo e pubblicitarie con cui far nascere e crescere la propria attività.
Tale formula prevede due figure: da un lato il franchisor, che ha una certificata e documentata esperienza di successo nel settore, e dall’altro il franchisee, che a seguito del versamento di una cifra pattuita (comprendente in genere una quota fissa di ingresso per l’utilizzo del marchio più una variabile sui profitti generati) acquista il diritto ad avere una propria gelateria all’interno della catena del franchisor, riducendo, quindi, il rischio di impresa (che non sarà comunque mai pari a zero).
Aprire una gelateria in franchising può avere un costo dai venti agli ottantamila euro (circa) a seconda del livello di diffusione e del peso di mercato del brand cui ci si decide di affiliare. Come ogni scelta, ha lati positivi ed altri meno.
Tra i vantaggi c’è senz’altro quello di dare al proprio business delle fondamenta solide, nonché di ricevere supporto e formazione da chi ha raggiunto risultati apprezzabili direttamente in campo. Tra i punti a sfavore di questa soluzione c’è, tuttavia, la limitazione inevitabile cui si è sottoposti nell’ambito dell’iniziativa individuale, che deve essere messa da parte e adeguata alla linea d’azione dettata dalla casa madre. L’unico modo per scegliere è bilanciare questi aspetti e farsi guidare dalla propria propensione al rischio.
Vedi anche: come fare un piano marketing.
L’importanza di un business plan
Tutti gli aspetti trattati nei paragrafi precedenti necessitano di essere accorpati in una vista d’insieme e incanalati verso un obiettivo comune, ovvero quello finale del progetto imprenditoriale cui si vuole dar vita.
Vedi anche: business plan per Startup.
Per rendere possibile ciò è imprescindibile la redazione di un business plan, ovvero un documento che raccolga un’analisi dettagliata dell’attività in termini di:
- descrizione del progetto;
- obiettivi;
- strategie finalizzate al raggiungimento degli obiettivi;
- analisi del mercato in cui ci si andrà a collocare;
- piani di marketing;
- valutazioni di natura economica.
Vedi anche il nostro esempio di business plan.
Tale documento accompagnerà l’attività durante tutto il corso della sua esistenza, dalla fase embrionale di brainstorming fino alla sua messa a regime. Confrontare, infatti, costantemente gli obiettivi raggiunti con quelli prefissati consente di tenere sotto controllo l’attività e poter intervenire per tempo quando necessario.
La formalizzazione e l’aggiornamento di un piano aziendale dettagliato e ragionato, congiunti ad un giusto mix di spirito di iniziativa ed idee innovative, sono gli elementi fondamentali per l’avvio ed il mantenimento nel tempo di un’attività imprenditoriale di successo.
Se vuoi risparmiare tempo, ottenendo un prodotto completo e professionale, acquista il nostro esempio di business plan pensato per una gelateria (con software incluso nel prezzo). Avrai tutto quello che ti serve per progettare e modificare gli aspetti salienti della tua attività.