Si chiama Finanza Agevolata e comprende misure e interventi promossi da Unione Europea, Ministero dello Sviluppo Economico, Regioni o Camere di Commercio con la finalità di incentivare nuove imprese e coadiuvare quelle esistenti ad espandersi.

Aprire un’attività commerciale, oggi, in Italia, con il sistema creditizio sempre più rigido e in una situazione di precarietà lavorativa, ha solo questa come grande occasione. La realizzazione del sogno di una vita passa, dunque, dai finanziamenti pubblici e dalle agevolazioni fiscali.

Le misure di Finanza agevolata sono erogate da:

  • Unione Europea: i bandi comunitari prevedono l’erogazione di fondi diretti (gestiti direttamente dall’UE) e indiretti (finanziati dall’UE ma gestiti dagli Stati)
  • Stato Italiano: misure adottate dal Governo e gestite dai Ministeri (primo fra tutti il MISE) a sostegno delle aziende che operano sul territorio nazionale
  • Regioni: agevolazioni per imprese che operano sul territorio regionale
  • Camere di Commercio: bandi a sostegno delle aziende più rappresentative del tessuto economico locale.

Prestito per aprire una nuova attività: tipologie

Una prima grossolana distinzione divide le agevolazioni in contributi diretti (concessi in denaro) e indiretti (benefici fiscali).

Ma l’elenco delle misure è molto più ampio. I contributi a fondo perduto (per i quali non è prevista la restituzione) sono in cima alla lista, insieme ai finanziamenti agevolati (prestiti a condizioni e tassi più convenienti rispetto a quelli di Mercato) ma poi ci sono anche:

  • i voucher (buoni senza obbligo di restituzione concessi per finanziare specifiche attività);
  • i bonus fiscali (contributi a fondo perduto sottoforma di credito d’imposta);
  • i contributi in conto garanzia (coprono l’acquisizione di garanzie che gli imprenditori forniscono agli Istituti creditizi);
  • la garanzia pubblica (Unione Europea, Stato o Regioni fanno da garanti agli imprenditori nei confronti degli Istituti creditizi agevolando l’accesso al credito);
  • i contributi in conto interessi (finanziamenti a fondo perduto che coprono gli oneri finanziari relativi a un prestito specifico).

In fondo alla lista, figurano i contributi nel Regime de minimis, piccoli importi (massimo 200mila euro in un triennio) erogati dallo Stato senza l’avvallo della Comunità Europea.

A livello generale, va detto che gli interventi di Finanza agevolata vanno considerati al netto di Iva e non coprono il totale delle spese sostenute (o previste).

Quanto alle tipologie finanziabili, queste variano a seconda dei bandi. Solitamente, rientrano nelle agevolazioni i costi per l’avvio di startup, gli investimenti in ricerca e sviluppo (R&S), l’acquisto di hardware & software e di automezzi, le spese sostenute per promozione e pubblicità o per consulenze specialistiche e tutte le immobilizzazioni materiali (spese affrontate per acquistare impianti e macchinari) e immateriali (licenze, software e brevetti).

Per approfondire, vedere anche:

Fondo impresa femminile 2022

Dedicato alle donne di qualsiasi età a sostegno di creazione, consolidamento o ampliamento di imprese costituite da donne che operino nei settori Artigianato, Commercio, Industria, Servizi, Trasformazione dei prodotti agricoli e Turismo.

Il Fondo impresa femminile 2022 erogato dal MISE (Ministero Sviluppo Economico) prevede in parte contributi a fondo perduto e in parte finanziamenti agevolati.

Gli incentivi previsti dal Fondo impresa femminile 2022 possono essere erogati ad aziende nuove o già attive ma anche a persone fisiche, che in questo caso saranno obbligate ad avviare un’attività, in caso di ammissione al finanziamento. Nel dettaglio, possono accedere alle misure di Fondo impresa femminile 2022:

  • libere professioniste che abbiano una partita IVA con qualsiasi codice ATECO
  • imprese individuali costituite da donne
  • cooperative e aziende che abbiano una compaggine societaria rappresentata al 60% almeno da donne
  • società di capitale che abbiano un consiglio di amministrazione rappresentato da donne per almeno i 2/3

I progetti ammessi dovranno essere realizzati entro 24 mesi. Sono ammissibili tutte le spese sostenute o previste nei settori investimento. costo del lavoro e circolante (massimo il 20% per le nuove aziende sottoforma di finanziamento agevolato e massimo il 25% per le imprese esistenti da oltre 36 mesi sottoforma di contributo a fondo perduto).

Per le nuove imprese (o per le aziende con meno di 12 mesi di vita) l’investimento massimo ammesso da Fondo impresa femminile 2022 è pari a 250 mila euro. Il contributo a fondo perduto copre:

  • progetti fino a 100 mila euro (80% delle spese o il 90% in caso di donne disoccupate) fino a un massimo di 50 mila euro
  • progetti fino a 250 mila euro (50% delle spese) fino a un massimo di 125 mila euro

Il totale delle risorse messe a disposizione dal Fondo impresa femminile 2022 per le imprese con meno di 12 mesi è di 47 milioni di euro (38,8 milioni del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza e 8,2 milioni della legge di bilancio 2021).

Per le imprese costituite da più di 12 mesi, è possibile presentare progetti per un importo massimo di 400mila euro.

Le agevolazioni vengono erogate sottoforma di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato per massimo l’80% del valore di ogni progetto e fino a un massimo di 320mila euro. Il finanziamento agevolato deve essere rimborsato entro otto anni.

Il totale delle risorse messe a disposizione dal Fondo impresa femminile 2022 per le aziende con più di 12 mesi è pari a 146,8 milioni di euro (121,2 milioni del Piano nazionale Ripresa e Resilienza e 25,6 milioni della legge di bilancio 2021).

All’inoltro della domanda si può chiedere anche un servizio di assistenza che include un tutoraggio (affiancamento nella fase di realizzazione, supporto nell’utilizzo delle agevolazioni, consulenza nella compilazione delle richieste di erogazione del finanziamento, trasferimento di competenze specialistiche in regime di presenza o di conferenza on line) e un voucher di 2 mila euro a copertura del 50% delle spese di marketing e comunicazione strategica (min. 4mila euro).

Resto al Sud

Dedicato alle imprese costituende nelle regioni del meridione italiano. Resto al Sud 2002 è una combinazione di contributo a fondo perduto (50%) e finanziamento agevolato (50%) che copre l’intero investimento affrontato per l’avvio di nuove aziende al sud fino a un massimo di 50.000 euro, aumentabile a 200.000 euro nel caso in cui si tratti di un’impresa con almeno 4 soci.

Possono ottenerlo persone che non siano già in possesso di partita Iva con codice ATECO affine al settore di attività per cui la nuova impresa chiede di essere ammessa all’incentivo.

Resto al sud 2022 può essere richiesto per la creazione di nuove aziende ma anche da persone fisiche (quindi, liberi professionisti) purché al di sotto di 56 anni e che abbiano costituito un’azienda dopo il 26 giugno 2017.
La misura non è applicabile alle società agricole.

Smart&Start

Dedicato alle startup innovative (ovvero imprese di recente creazione con attività a forte contenuto tecnologico) istituite da non oltre 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese.

Smart&Start 2022 è un incentivo che prevede un contributo a fondo perduto pari all’80% delle spese sostenute (le società costituite nelle regioni del sud Italia possono ottenere un ulteriore 30%). Per i giovani under 36 e per le donne, tale percentuale è fissata nella misura del 90%.

ON Nuove Imprese a Tasso Zero

Dedicato ai giovani under 35 e alle donne di ogni età (51%) per la creazione e l’ampliamento di nuove aziende nei settori Manifatturiero, Commercio, Servizi e Turismo.

ON Nuove Imprese a Tasso Zero 2022, in particolare, riguarda le spese sostenute per ampliamento, diversificazione o trasformazione delle attività e per nuove iniziative.

Si tratta di un finanziamento a tasso zero (pari al 90% delle spese previste) e un contributo a fondo perduto. Possono ottenere le agevolazioni previste da ON 2022:

  • società di nuova creazione: a richiedere di essere ammessa è una persona fisica che assume l’obbligo, una volta ottenuto il finanziamento, di costituire un’impresa e dare seguito all’attività
  • le imprese create da 3 a 5 anni fa. Il contributo a fondo perduto copre il 15% delle spese fino a un massimo di 3 milioni di euro (al netto di Iva)
  • le aziende con non più di 3 anni di vita: in questo caso, l’importo massimo ammissibile è inferiore (1,5 milioni di euro) ma la percentuale coperta dal fondo perduto è superiore (20%) ed è possibile anche ottenere un unteriore 20% sottoforma di contributo a fondo perduto sugli investimenti affrontati per l’acquisto di materie prime e macchinari

In conclusione, il 2022 è un anno di svolta sotto il profilo imprenditoriale grazie a una serie di misure di Finanza agevolata messe a disposizione da Unione Europea, Stato, Regioni e Camere di Commercio.

Categorie privilegiate del 2002 sono le donne di qualsiasi età e i giovani under 35. Grazie a un mix di agevolazioni che prevede contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, lanciare una nuova impresa e consolidare, riconvertire o ampliare un’azienda esistente è possibile anche in presenza di un sistema creditizio rigido e ostile.