Devi realizzare un business plan per accedere ai fondi del nuovo bando Invitalia “Selfiemployment”? Abbiamo redatto un modulo specifico, da acquistare con uno dei nostri business plan già fatti, che replica gli schemi economico-finanziari richiesti dal modello ufficiale di Invitalia.
Partecipare al nuovo bando “Selfiemployment” è semplice e veloce!
Il nuovo Selfiemployment 2022 è un bando Invitalia operativo a partire dal 22 febbraio 2021. Questa nuova manovra di sostegno va a finanziare, attraverso somme di prestito fino 50 mila euro, le piccole iniziative imprenditoriali nella fase di avvio.
Dando uno sguardo ai primi risultati, aggiornati al 1 aprile 2022, possiamo vedere che:
- Sono state finanziate 1802 iniziative imprenditoriali;
- Sono stati concessi 60,4 mln di agevolazioni;
- Sono stati creati ben 3196 nuovi posti di lavoro.
Un dato davvero incoraggiante, se si presta attenzione alla situazione economica attuale relativa al nostro paese. Vediamo quindi insieme, nei vari paragrafi di questa breve guida, a chi è rivolto il nuovo programma, quali sono i requisiti da rispettare per accedervi, quali finanziamenti, agevolazioni e spese sono ammesse e quali sono i passi concreti per richiedere il sostegno.
Selfiemployment: a chi è rivolto
Come detto poco sopra, Selfiemployment 2022 è un bando Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del Ministero dell’Economia. Questo nuovo finanziamento a tasso zero è rivolto in particolare a tutti quei giovani che hanno l’intenzione di dar vita ad una attività imprenditoriale.
La caratteristica principale di Selfiemployment è che si tratta di un Fondo rotativo a livello nazionale, promosso direttamente dal Ministero del Lavoro e gestito, appunto, da Invitalia. L’incentivo è compreso all’interno del Programma Garanzia Giovani, sotto la supervisione dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL).
Si tratta quindi di un supporto economico che ha ampliato notevolmente la sua platea rispetto alla precedente edizione. Oggi, infatti, è rivolto ai NEET iscritti al Programma Garanzia Giovani, alle donne inattive e ai disoccupati che si trovano in questo stato da un tempo prolungato, ma che hanno una forte attitudine alla dimensione imprenditoriale e al lavoro. Per donne inattive e disoccupati di lunga durata non sussistono inoltre limiti di età.
I cambiamenti introdotti dal nuovo Selfiemployment sono fondamentali per il periodo che stiamo vivendo. Essi infatti vanno ad offrire nuove opportunità a tutte quelle persone che, a causa della crisi economica e dopo la pandemia, hanno perso il lavoro o rischiano di perderlo di qui a breve. Le donne stesse vengono supportate nel processo che può portarle a riappropriarsi della dimensione lavorativa ed individuale.
Requisiti da rispettare
Ma quali sono i requisiti da rispettare se si vuole accedere ai finanziamenti del nuovo bando Selfiemployment 2022? Vediamoli insieme in dettaglio.
Come detto poco sopra, la misura di finanziamento è rivolta ai giovani NEET under 30, ovvero tutte quelle persone che non stanno lavorando e non sono impegnate in un percorso di studi o di formazione professionale; alle donne inattive e ai disoccupati di lunga durata. I NEET, di età compresa tra i 18 e in 29 anni, devono inoltre essere iscritti al Programma Garanzia Giovani. Ognuno di questi possibili candidati deve inoltre essere residente sul territorio nazionale.
Le iniziative di autoimpiego e autoimprenditorialità, inoltre, devono seguire queste determinate caratteristiche:
- Possono essere imprese individuali, società di persone o società cooperative composte da massimo 9 soci, che siano costituite da un tempo pari o inferiore a 12 mesi dalla presentazione della domanda, purché inattive; in alternativa devono essere non ancora costituite e con l’intenzione di farlo entro un termine di 60 giorni dall’eventuale concessione delle agevolazioni.
- Possono essere associazioni professionali e società tra professionisti, costituite da non più di 12 mesi rispetto all’invio della domanda, e in ogni caso inattive.
Finanziamenti, agevolazioni e spese ammesse
I giovani imprenditori che desiderano richiedere l’aiuto di Selfiemployment 2022 vanno quindi ad accedere ad una serie di finanziamenti a tasso zero. Ma quali sono nel dettaglio?
I progetti ammessi si focalizzano principalmente sulla produzione di beni, sulla fornitura di particolari servizi e sul commercio, compresa l’attuazione di attività in franchising. Le aree di business in cui i finanziamenti vengono concessi sono principalmente le seguenti:
- Il turismo e tutti i servizi ricreativi e culturali, compreso ciò che riguarda gli alloggi, la ristorazione e i servizi in generale;
- I servizi ICT, quindi tutto ciò che riguarda il settore multimediale, l’informazione e la comunicazione;
- I servizi dedicati alla persona e all’ambiente;
- Il risparmio energetico e le energie sostenibili;
- I servizi dedicati alle imprese;
- Le attività artigianali e manifatturiere;
- Il commercio al dettaglio e all’ingrosso;
- La trasformazione dei prodotti agricoli e la loro commercializzazione.
Agevolazioni
Grazie all’aiuto di Selfiemployment 2022 i giovani imprenditori possono avere accesso ad un finanziamento agevolato senza interessi. Ma quali sono nel dettaglio gli incentivi che si possono ottenere attraverso la partecipazione e l’ammissione a questo bando? Vediamoli.
Questo particolare fondo di Invitalia permette il finanziamento di piani d’investimento che abbiamo un valore compreso tra 5000€ e 50.000 €. Per accedervi, vengono erogate tre diverse tipologie di prestito che sono:
- il microcredito, ovvero quello che eroga da 5000 € fino a 25 mila euro;
- il microcredito esteso, quindi da 25.001 a 35.000 €;
- i piccoli prestiti, che vanno da 35.001 a 50 mila euro.
Le agevolazioni, come detto poco sopra, vengono erogate attraverso dei finanziamenti agevolati, senza interessi ne’ garanzie, che sono rimborsabili in 7 anni con rate mensili. Dopo 6 mesi dalla concessione del prestito, viene richiesto il primo pagamento. Inoltre, Invitalia si occupa di una ulteriore verifica, ovvero controllare che i progetti a cui è stato concesso il finanziamento vengano realizzati entro 18 mesi.
Spese ammesse
Per quanto riguarda le spese ammesse per i richiedenti del finanziamento agevolato, queste fanno riferimento sia all’investimento che alla gestione dell’attività imprenditoriale.
Nelle spese di investimento comprendiamo: i costi generati dall’acquisto di beni strumentali utili all’attività, le ristrutturazioni degli immobili, i beni immateriali come ad esempio le fee relative all’ingresso in un franchisign. In questo elenco, sono esclusi i brevetti, i marchi e le licenze.
Per quanto riguarda invece le spese di gestione dell’attività, abbiamo invece i costi di avvio, come quelli sostenuti per le materie prime, i materiali di consumo, le utente di luce e gas, i canoni di affitto o la gestione del personale (risorse umane).
Selfiemployment: come accedervi
Ma quali sono i passi principali per accedere ai finanziamenti erogati da Invitalia attraverso Selfiemployment 2022?
Prima di tutto, bisognerà redigere il proprio business plan, necessario affinché il proprio progetto possa essere valutato da Invitalia. Si tratta di un documento molto importante, che va ad evidenziare le competenze dell’impresa, la comunicazione dei propri obiettivi di business e la presentazione dell’azienda stessa in vari punti.
Risulta quindi necessario che il piano d’impresa comprenda una serie di focus quali: la descrizione dell’attività a cui si vuole dare inizio, l’analisi del mercato di riferimento (comprensiva di strategie di business), gli aspetti più specifici e tecnici e infine un approfondimento dell’area economica e finanziaria.
Una volta redatto il business plan, sarà il momento di inviare la propria domanda di partecipazione. La richiesta avviene solamente online, tramite la piattaforma dedicata di Invitalia, attraverso una semplice registrazione.
Una volta avuto accesso alla propria area riservata, si potrà:
- Compilare la domanda di partecipazione;
- Caricare il documento contenente il business plan e gli altri moduli richiesti;
- Apportare la propria firma digitale e inviare comunicazione del proprio indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
La valutazione delle domande avverrà poi secondo l’ordine cronologico in cui queste sono state presentate, fino all’esaurimento dei fondi. Il bando quindi è regolamentato da una procedura definita “a sportello”, senza scadenze o graduatorie. Entro 60 giorni dall’invio, i richiedenti otterranno l’esito della domanda, che verrà inviato dopo le opportune verifiche di requisiti e merito.