Devi fare il business plan per accedere ai fondi del nuovo bando Invitalia “Fondo Imprese Creative”? Abbiamo creato un modulo specifico, da acquistare con uno dei nostri business plan già fatti, che replica gli schemi economico-finanziari richiesti dal bando ufficiale Invitalia.

Partecipare al nuovo bando per le PMI Creative è semplice e veloce!

Si chiama creative economy ed è il settore in più rapida espansione nel mondo. Le imprese creative (quelle, cioè, che si occupano di architettura, danza, musica e pittura ma anche di artigianato, design e moda e) sono in Italia oltre 440mila, ovvero circa il 7% del totale. Un terzo di loro è guidato da giovani di età compresa tra 18 e 30 anni e oltre il 15% da donne (vedi anche: Fondo Impresa Femminile).

Le piccole e medie imprese creative, in Italia, danno lavoro al 5% degli occupati, incidono sul Pil per il 5,7% e vanno controcorrente sul versante esportazioni (dove registrano un +10,7%).

La città più creativa d’Italia è Firenze, che ospita l’11,9% delle imprese italiane, seguita da Milano (10,9%). Roma, invece, è solo quinta (9,7%).

Le industrie creative sono state definite il “petrolio” dell’economia italiana. E per una buona ragione: per ogni euro di valore che viene dalla loro attività, infatti, se ne attivano due.

Nel coacervo degli incentivi predisposti per il rilancio economico dell’Italia non poteva dunque mancare un bando su misura.

A lanciarlo è Invitalia, con l’obiettivo di infittire la rete di piccole e medie imprese creative che costituiscono il tessuto buono dell’economia del Paese.

Per approfondire vedi anche: Invitalia bandi aperti.

Cos’è Fondo Imprese Creative

Il Fondo Imprese Creative finanzia nuove attività o l’ampliamento delle attività esistenti per un massimo dell’80% del valore. Il 40% è un contributo a fondo perduto e l’altro 40% è un finanziamento agevolato della durata di 10 anni e con un tasso di interesse pari a zero.

Tuttavia, le imprese creative che siano già beneficiarie del Fondo dedicato alle start up innovative e che abbiano risorse finanziarie di investitori terzi nel proprio capitale possono chiedere di tramutare una quota del finanziamento agevolato in fondo perduto.

In particolare, può essere convertito in contributo a fondo perduto massimo il 50% della quota di finanziamento agevolato (ovvero il 20% del valore totale del progetto). La quota convertibile deve essere uguale alla metà delle somme apportate da investitori terzi.

Per fare un esempio, un’azienda creativa che abbia un progetto da 100.000 riceverà 40.000 euro come contributo a fondo perduto e 40.000 euro sottoforma di finanziamento agevolato.

Se la stessa azienda, però, è già beneficiaria del Fondo per le start up e ha nel suo capitale sociale 30.000 euro appartenenti a terzi, può chiedere la conversione in contributo a fondo perduto del 50% di questa somma. Quindi, nel nostro caso, 15.000 euro.

In definitiva, dunque, questa impresa riceverà 55.000 euro come contributo a fondo perduto e 25.000 euro sotto forma di finanziamento agevolato.

Fondo piccole e medie imprese creative: presentare le domande

Le domande potranno essere compilate a partire dal 20 giugno e inviate a partire dal 5 luglio.

Sono ammessi a partecipare al bando anche i progetti integrati, frutto cioè di collaborazioni tra imprese creative e non creative. Per questi, la compilazione delle domande inizierà il 6 settembre e l’inoltro potrà essere effettuato dal 22 settembre 2022.

Fondo Imprese Creative: a chi è rivolto

Sono ammessi a partecipare al bando:

  • Persone fisiche, con o senza partita IVA. In caso di accettazione del progetto, questi soggetti sono obbligati entro 60 giorni a produrre a Invitalia tutta la documentazione riguardante l’avvio dell’attività e il possesso dei requisiti richiesti dal bando.
  • Imprese non creative che collaborano a progetti integrati con imprese creative.
  • Imprese creative di micro, piccola e media dimensione, regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese.

Queste ultime devono avere almeno uno dei seguenti codici ATECO:

  • 13.10.00 Preparazione e filatura fibre tessili
  • 13.20.00 Tessitura
  • 13.91.00 Fabbricazione tessuti a maglia
  • 13.92.10 Confezionamento biancheria letto, tavola e arredamento
  • 13.92.20 Fabbricazione articoli in materie tessili nca
  • 13.93.00 Fabbricazione tappeti e moquette
  • 13.94.00 Fabbricazione spaghi, corde, funi e reti
  • 3.96.10 Fabbricazione nastri, etichette e passamanerie in fibre tessili
  • 13.99.10 Fabbricazione ricami
  • 13.99.20 Fabbricazione tulle, pizzi e merletti
  • 14.11.00 Confezione abbigliamento pelle e similpelle
  • 14.13.20 Sartoria e confezione su misura di abbigliamento esterno
  • 14.19.10 Confezioni varie e accessori abbigliamento
  • 15.12.09 Fabbricazione articoli da viaggio, borse, pelletteria e selleria
  • 16.10.00 Taglio e piallatura legno
  • 16.2 Fabbricazione prodotti in legno, sughero, paglia e materiali da intreccio
  • 16.29.19 Fabbricazione di altri prodotti in legno (esclusi mobili)
  • 16.29.20 Fabbricazione prodotti della lavorazione del sughero
  • 16.29.30 Fabbricazione articoli in paglia e materiali da intreccio
  • 16.29.40 Laboratori di corniciai
  • 17.29 Fabbricazione articoli in carta e cartone
  • 18.1 Stampa e servizi connessi alla stampa
  • 18.13 Lavorazioni preliminari a stampa e media
  • 18.14 Legatoria e servizi connessi
  • 18.20 Stampa e riproduzione di supporti registrati
  • 23.19.20 Lavorazione vetro a mano e a soffio
  • 23.41.00 Fabbricazione prodotti in ceramica ornamentali
  • 23.49.00 Fabbricazione di altri prodotti in ceramica
  • 23.70.20 Lavorazione artistica del marmo e di altre pietre affini, lavori in mosaico
  • 25.99.30 Fabbricazione di oggetti in ferro, rame e metalli
  • 26.52 Fabbricazione orologi
  • 31.09.05 Finitura mobili
  • 32.1 Fabbricazione gioielleria, bigiotteria e articoli connessi, lavorazione delle pietre preziose
  • 32.2 Fabbricazione strumenti musicali
  • 32.4 Fabbricazione di giochi e giocattoli
  • 58.11 Edizione di libri
  • 58.14 Edizione di riviste e periodici
  • 58.19.00 Altre attività editoriali
  • 58.21 Edizione di giochi per computer
  • 59 Attività di produzione cinematografica, video e programmi televisivi, registrazioni musicali e sonore
  • 60.10.00 Trasmissioni radiofoniche
  • 60.20.0 Programmazione e trasmissioni televisive
  • 62.01 Produzione software non connessi a edizione
  • 63.12 Portali web
  • 70.21 Pubbliche relazioni e comunicazione
  • 71.1 Attività degli studi di architettura, ingegneria e tecnici
  • 73.11 Agenzie pubblicitarie
  • 74.1 Attività di design specializzate
  • 74.20.1 Attività di riprese fotografiche
  • 74.20.2 Laboratori fotografici
  • 90 Attività creative, artistiche e di intrattenimento (tranne giornalisti)
  • 91.0 Attività di biblioteche, archivi, musei e culturali
  • 95.24 Riparazione mobili e arredi, tappezzeria
  • 95.25 Riparazione orologi

Fondo PMI creative: i requisiti del progetto

Sono finanziabili dal Fondo piccole e medie imprese creative i progetti che abbiano:

  • Valore, ovvero previsione di spesa, pari a massimo 500.000 euro (incluse le spese del capitale circolante)
  • Durata non superiore a 24 mesi dall’accettazione del progetto
  • Obiettivo di avvio per le persone fisiche e le imprese costituite da meno di 5 anni, ampliamento e diversificazione di prodotti, servizi e mercati di riferimento per le aziende costituite da più di 5 anni

Possono essere, inoltre, presentati progetti integrati qualora l’apporto delle imprese non creative sia determinante per il loro successo.

Cosa finanzia il bando

Le spese ammissibili al finanziamento del Fondo Imprese Creative devono essere supportate da giustificativi e non possono essere antecedenti rispetto alla data di accettazione del progetto.

Nel dettaglio, riguardano:

  • Immobilizzazioni materiali (impianti, macchinari e attrezzature nuove a uso esclusivo della richiedente)
  • Immobilizzazioni immateriali (brevetti, software e licenze)
  • Opere murarie, purché non superino il 10% delle spese totali del progetto
  • Capitale circolante (purché non superi il 50% del progetto).

Quest’ultimo destinato all’acquisto di:

  • materie prime e sussidiarie, merci e materiali di consumo
  • servizi ordinari necessari allo svolgimento delle attività
  • godimento di beni di terzi (noleggio, leasing, housing e hosting)
  • perizie tecniche e assicurative, fidejussioni bancarie
  • Personale a tempo indeterminato che non benefici di alcun’altra agevolazione

Conclusioni sul bando Invitalia

Dal 20 giugno 2022 le imprese creative esistenti o le persone fisiche potranno caricare sul sistema di Invitalia (è necessario, a tal fine ricordare, che è necessario possedere SPID e firma elettronica) le domande di finanziamento relative al Fondo per le Imprese Creative.

Sono ammesse a partecipare tutte le imprese creative, con progetti di ampliamento o di avvio attività, le persone fisiche che intendano avviare un’azienda creativa e le imprese non creative che abbiano un progetto integrato con quelle creative. Il valore dei progetti presentati non deve superare 500.000 euro.

I progetti devono, inoltre, essere portati a compimento entro due anni. Il Fondo per le PMI creative finanzia l’80% delle spese, di cui il 40% con un contributo a fondo perduto e il 40% con finanziamento agevolato. Le imprese creative che abbiano risorse finanziarie esterne nel proprio capitale possono però chiedere di convertire una parte del finanziamento agevolato in contributo a fondo perduto.